Appaiono negli Atti oltremodo favolosi di s. Cristoforo, e potrebbero essere una pura invenzione dell'autore di essi. Erano state mandate nella prigione ove era detenuto s. Cristoforo per sedurlo e farlo apostatare dalla fede cristiana. Trovatolo invece immerso nella preghiera, esse stesse furono vinte dalla grazia e si professarono cristiane. Dopo una serie di prodezze — tra l'altro danneggiarono il tempio pagano con uno stratagemma — furono decapitate. Tutto ciò sarebbe accaduto sotto Decio (250-53) in una città non identificata della Licia. I sinassari bizantini le commemorano al 9 magg., insieme con s. Cristoforo, mentre il Martirologio Romano dedica loro un elogio al 24 luglio.
Autore: Giorgio Eldarov
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