m. sec. I
Sant’Archippo, compagno e discepolo di San Paolo Apostolo, fu da questi citato nella lettera a Filemone ed in quella ai Colossesi, meritandosi così la venerazione quale santo da parte delle Chiese d’Oriente e d’Occidente nonostante la scarsità di notizie sul suo operato.
Martirologio Romano: Commemorazione di sant’Archippo, compagno del beato Apostolo Paolo, che lo ricorda nelle Lettere a Filemone e ai Colossesi.
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S. Paolo lo ricorda nel periodo della prima prigionia romana (61-63) nella lettera a Filemone (Philetn. 2) e in quella ai Colossesi (Col. 4, 17), perciò possiamo dedurre che Archippo risiedeva a Colossi e che forse ne era oriundo. Paolo indirizza la lettera a Filemone, Archippo e Appia in forma solenne e la coincidenza nell'indirizzo ha fatto supporre che Archippo fosse figlio o parente degli altri due. Inoltre, immediatamente dopo i saluti ad Archippo si aggiungono quelli alla « comunità che si aduna nella casa tua » (cioè di Filemone principale destinatario della lettera), parole che ci inducono a pensare che Archippo esercitasse il ministero sacro presso la comunità cristiana costituitasi nella casa di Filemone. Paolo (Col. 4, 17) invita la comunità di Colossi a ricordare ad Archippo di « badare al ministero che ha ricevuto nel Signore, affinché l'adempia ». Questo ammonimento sembrerebbe indicare qualche deficienza nell'esercizio del ministero da parte di Archippo (per ragione della giovane età, delle difficoltà...?), ma certo non suppone gravi difetti perché è una raccomandazione generica, fatta in tono confidenziale, come tra colleghi che si stimano. E Paolo professa grande stima per Archippo, designandolo « suo commilitone » o « compagno di combattimento », riferendosi con ciò non alle lotte comuni a tutti i fedeli, ma a quelle specifiche che gli apostoli e i loro compagni devono sostenere. Archippo, infatti, esercitava a Colossi un ministero apostolico, sulla cui natura precisa non possiamo pronunciarci; Paolo (Col. 4, 17) usa, a questo proposito, l'espressione generica « ministero sacro ». Forse durante la lunga assenza del vescovo di Colossi, Epafra, che allora si trovava a Roma presso Paolo (cf. Col. 1, 7 sg.; 4, 12; Philem. 23), Archippo ne avrà fatto le veci, con gli stessi poteri e dignità di lui. Certo, Archippo doveva essere uno dei principali esponenti della Chiesa di Colossi, e prezioso collaboratore di Epafra. Tra i greci e nella liturgia bizantina Archippo è celebrato come apostolo e martire il 23 nov. e il 20 febb. assieme a Filemone e ad Appia, e di nuovo col solo Filemone il 6 lugl. Il suo martirio che avrebbe avuto luogo sotto Nerone, davanti al prefetto imperiale di Colossi (o di Chona, non lungi da Efeso), per aver rifiutato il culto di Artemide-Diana, viene descritto con molti particolari : Archippo bastonato, denudato, gettato in un fosso e coperto di terra fino a mezzo corpo, fu punzecchiato con stiletti dai bambini e finalmente lapidato. Il santo entrò nel Martirologio Romano per opera di Adone (secc. VIII-IX), e vi si commemora il 20 marzo. Come al solito, questo testo è più sobrio dei menologi greci, e si contenta dei dati biblici : così il 20 marzo ha di Archippo questo elogio : « In Asia natalis S. Archippi, qui beati Pauli Apostoli extitit commilito, et cuius ipse in epistola ad Philemonem et ad Colossenses meminit ».
Autore: Bonaventura Mariani
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