Martirologio Romano: Commemorazione di sant’Arsacio, che sotto l’imperatore Licinio professò la fede cristiana e, abbandonato l’esercito, condusse a Nicomedia vita eremitica; infine, preannunciando l’imminente rovina della città, mentre pregava rese lo spirito a Dio.
|
E' ricordato da Sozomeno (Hist. ecci., IV, 16), il quale, tuttavia, ne dà poche notizie. Persiano di origine, Arsacio, mentre era soldato, aveva professato apertamente la fede cristiana al tempo di Licinio. In seguito, abbandonata la milizia, si diede alla vita eremitica nei dintorni di Nicomedia. Predisse il terribile terremoto che il 24 agosto 358 distrusse la città, esortando i suoi concittadini alla preghiera e alla penitenza. Anche Arsacio, cui Sozomeno attribuisce molti miracoli, morì vittima di questo terremoto. I greci non ricordano il santo nei loro libri sacri, mentre Usuardo ne ha iscritto il nome nel suo martirologio con un bellissimo elogio, ripreso da Sozomeno ed entrato poi nel Martirologio Romano. La festa di Arsacio ricorre il 16 agosto.
Autore: Filippo Caraffa
Fonte:
|
|
|
|