Martirologio Romano: A Gallese presso Viterbo, san Famiano, eremita, che, nativo di Colonia, distribuì i suoi beni ai poveri e, dopo sacri pellegrinaggi compiuti vestendo l’abito cistercense, morì in questo luogo.
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Il nome Famiano deriva dal latino e significa “che ha acquistato fama”.
San Famiano era un frate cistercense di origine tedesca che fu per molti anni eremita in Spagna.
Nato a Colonia nel 1090 venne chiamato Quardo e più tardi Famiano per la fama acquistata con i miracoli da lui fatti. E’ molto venerato a Gallese, centro laziale situato nella valle del Tevere. Questo paese del viterbese ha dato i natali a 2 Papi: Marino I e Romano I. Il prestigio che il centro acquisì grazie alla sua religiosità chiamò a Gallese diversi pellegrini, tra cui appunto San Famiano.
Questo monaco, detto appunto “di Gallese” morì nel paese in oggetto l’8 Agosto del 1150. Dopo la morte fu canonizzato da Adriano IV con il nome di San Famiano e le sue spoglie furono deposte in una grotta dove nel 1155 venne eretta la chiesa che porta il suo nome.
Nel luogo di culto è conservato, custodito in un prezioso sarcofago posto nella cripta il corpo di San Famiano, patrono di Gallese. La chiesa appunto, situata al di fuori del perimetro urbano ingloba la grotta, trasformata in cripta, dove il Santo volle essere sepolto. A tre km circa dal centro storico di Gallese, in piena campagna, si trova l’altra chiesa dedicata a San Famiano, la cappella di San Famiano a Lungo.
In essa è conservata la sorgente che il Santo, il giorno 17 Luglio 1150, al termine del suo pellegrinaggio che lo aveva portato in Spagna (dove è ancora venerato), in Terra Santa e a Roma, fece scaturire percotendo il suolo con il suo bastone viatorio. Ancora oggi, il 17 Luglio di ogni anno, il luogo è meta di un pellegrinaggio che parte alle prime ore del mattino. Il culto del Santo e la custodia delle due chiese sono affidati all’antica confraternita di San Famiano, ricostituitasi nel 1990.
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