Noto soltanto perché il suo nome figura nei più antichi cataloghi dei vescovi di Treviri, Fibizio resta tuttora un personaggio affatto conosciuto, al quale, anzi, talune cronotassi episcopali del XI secolo negano finanche il titolo di santo.
Egli viene generalmente collocato tra i vescovi Massimiano e Abruncolo, come risulta, per esempio, nei Gesta Treverensium, dove infatti si legge: "diede Maximianus, post quem Fibicius, cui successi Abrunculus". Non è però possibile precisare la durata del suo governo non conoscendosi né l'anno della morte del suo immediato predecessore, san Massimiano, né l'anno in cui venne eletto il suo successore, san Abruncolo; ma, poiché quest'ultimo morì nel 525 o nel 527, si può presumere che l'episcopato di san Fibizio abbia avuto luogo tra la prima e la seconda decade del secolo VI, occupando forse tuttavia pochi anni soltanto.
In un calendario del secolo XI, in uso presso la chiesa di san Simeone in Treviri, san Fibizio viene commemorato sotto la data del 5 novembre, giorno in cui è ricordato anche nel Martirologio Romano, dove di lui è detto: "Treviris, sancti Fibitii ex abbate eiusdem civitatis episcopi"; la notizia secondo la quale Fibizio sarebbe stato abate di san Massimino di Treviri, diffusa sin dal XII secolo non trova però conforto in nessun antico documento.
Autore: Niccolò Del Re
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