† 15 novembre 878
Martirologio Romano: A Rheinau nell’odierna Svizzera, san Fintano, che, originario anch’egli dell’Irlanda, visse a lungo per amore di Dio in un monastero e, ancor più a lungo, come recluso in una piccola cella accanto alla chiesa.
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Nato agli inizi del secolo IX nella provincia irlandese del Leinster, Fintano (Findano) fu catturato in gioventù dai Vichinghi, che lo portarono come schiavo nelle isole Orcadi, donde tuttavia poté poi fuggire, riuscendo a raggiungere a nuoto, miracolosamente, la costa scozzese di Caithness, dove visse due anni presso un vescovo del luogo. Considerando la sua salvezza un dono divino, offerse tutta la sua vita al Signore, consacrandosi interamente al suo servizio e promettendo di andare in pellegrinaggio a Tours ed a Roma per venerare la tomba degli Apostoli. Sciolto infatti il suo voto, si recò dapprima in Germania, dimorandovi in stato clericale presso un nobile signore, quindi andò a farsi monaco, ormai cinquantenne, nell’abbazia benedettina di Rheinau, che sorge su un’isola del Reno, sotto Schaffhausen nella diocesi di Costanza. Qui trascorse tutto il resto della sua vita, facendosi inoltre rinchiudere, nell’856, in un'angusta celletta situata «ad septemtrionalem partem basilicae sanctae Mariae genitricis Dei», dove «22 annos incomparabiliter corpus perdomuit», come leggessi nella Vita anonima, scritta intorno al 900, forse da un altro recluso di Rheinau, che sembra aver conosciuto il santo, morto il 15 novembre 878.
Fintano non deve aver mai ricevuto la sacra ordinazione, perché in una lista dell’abbazia svizzera a noi pervenuta, contenente i «Nomina fratrum de monasterio Rinauva», il suo nome trovasi accompagnato solamente dalla semplice qualifica abbreviata di monachus, mentre molti altri nomi sono seguiti dall’abbreviazione dei titoli abbas, presbyter, diaconus o subdiaconus.
Dal secolo XIII san Fintano fu venerato come compatrono di Rheinau, dove ancora nel 1573 esisteva una cappella a lui dedicata. Le sue reliquie, salvo la testa, andarono distrutte tra le fiamme di un incendio appiccato dai luterani nel 1529. Il culto liturgico è pochissimo diffuso, tuttavia la sua festa trovasi iscritta al 15 novembre in tre calendari alsaziani (uno del X secolo e due del XII), in un messale, pure del secolo XII, usato in una località nei pressi di Bressanone, ed in un calendario di Strasburgo del 1520.
Nel sigillo dell’abbazia di Rheinau san Fintano viene raffigurato in abito di pellegrino, mentre un’incisione del XVIII secolo lo rappresenta in atto di traversare il mare sul suo mantello spiegato, con la leggenda: «San Fintanus mari ac hostibus undique circumdatus voto facto per medios fluctus pallio pro navi usus evadit»
Autore: Niccolò Del Re
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