Nel capitolo XIV della passio di santo Stefano papa si narra che alcuni chierici, compagni di martirio del papa, furono sepolti da un certo Tertullino, ancora pagano, presso i corpi dei martiri Giovino e Basileo sulla via Latina. Il Sacramentario Leoniano ricorda questi due martiri, insieme con altri, ma senza dare alcuna indicazione topografica. I nomi di Giovino e Basileo non ricorrono invece in alcun antico itinerario della città di Roma. Non si può tuttavia dubitare della loro esistenza, anche se non è possibile conoscere altri particolari sulla vita.
Adone prima, ed Usuardo poi, li dissero martiri della persecuzione di Valeriano e Gallieno e ne posero la festa, di loro arbitrio, al 2 marzo, mentre il Geronimiano ed il Sacramentario Leoniano li commemorarono il 25 dicembre. Secondo P. Ugonio i corpi dei martiri furono traslati nel secolo IX nella basilica romana dei santi Apostoli. A Roma, invece, è tradizione che il capo di Giovino sia venerato nella basilica di san Lorenzo in Damaso, dove sarebbe stato trasferito in seguito a varie traslazioni compiute sotto papa Pasquale I.
Autore: Gian Domenico Gordini
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