La più antica notizia su Memmio (lat. Memmius; fr. Memmie) ci viene da Gregorio di Tours che lo indica come vescovo della città e suo patrono e ne esalta la potenza taumaturgica in vita e post mortem, da lui stesso sperimentata avendo ottenuto al sepolcro del santo la guarigione miracolosa di un suo servo, ammalatosi proprio a Chàlons.
Secondo una Vita redatta in epoche diverse con successivi accrescimenti, giudicata dai Bollandisti nel Commento al Martirologio Romano, fabulis contexta, Memmio, ordinato sacerdote dall’apostolo san Pietro sarebbe stato mandato insieme col diacono Donaziano e il suddiacono Domiziano ad evangelizzare Chàlons, dove avrebbe raggiunto un successo così pieno da convertire tutti gli abitanti al punto che non si trovò uno che applicasse gli editti di persecuzione contro di lui. Memmio poté così morire in pace dopo ottant’anni di episcopato, e gli successe Donaziano.
Nel catalogo episcopale di Chàlons-sur-Marne, che Duchesne giudica attendibile, Memmio occupa il primo posto. Poiché i due primi vescovi databili con certezza sono l’ottavo, sant'Alpino, vissuto alla metà del secolo V e il nono, Amandino che assistette al concilio di Tours del 461, l’episcopato di Memmio è da collocare agli inizi del secolo IV o alla fine del secolo III. I primi sei successori di Memmio sono del tutto sconosciuti.
Il culto di Memmio è assai bene attestato. Dalla testimonianza di Gregorio di Tours risulta che già ai suoi tempi sul sepolcro del protovescovo era stata eretta una basilica officiata da monaci, sostituiti in seguito da canonici regolari. Il nome di Memmio è in tutti i codici del Martirologio Geronimiano al 5 agosto con questo elogio: «Catalauni civitate Mimmii episcopi», e in questa data Memmio è stato accolto nei martirologi storici e quindi nel Martirologio Romano con un elogio che dipende dalla Vita favolosa.
Il nome di Memmio figura anche nelle litanie carolinge di Soissons.
Il sepolcro del santo non era però nella città di Chàlons, ma in un villaggio vicinissimo che oggi porta il suo nome, Saint-Memmie, e dove, nel 677, ne fu fatta una prima invenzione ampiamente documentata da una relazione coeva. Una seconda invenzione ebbe luogo nel secolo IX sotto il vescovo Teudoino e anche di essa esiste una relazione del monaco Almanno. Le reliquie riposano tuttora a Saint-Memmie e nel 1940 ne è stata fatta una ricognizione. Memmio è ancora oggi patrono principale di Chàlons-sur-Marne.
Autore: Benedetto Cignitti
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