Emblema: Palma
Martirologio Romano: A Roma, san Nicomede, martire, il cui corpo, sepolto nel cimitero sulla via Nomentana, fu onorato dal papa Bonifacio V con una basilica sepolcrale.
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Di lui si parla nella leggendaria ‘passio’ dei santi Nereo ed Achilleo composta nel V-VI secolo il cui autore, afferma che Nicomede era un sacerdote (presbitero). Fu scoperto mentre seppelliva il corpo della martire Felicola e arrestato da un certo Flacco, giacché non volle sacrificare agli dei, fu sottoposto ad una crudele flagellazione, durante la quale morì; il suo corpo fu gettato nel Tevere; un suo chierico di nome Giusto lo recuperò e lo seppellì in un orticello lungo la via Nomentana. L’autore della ‘passio’ non accenna al giorno della morte ma dal contesto si può desumere che fu al tempo dell’imperatore Domiziano (51-96), studi e recensioni successive ipotizzano il 15 settembre; mentre altra ‘passio’ del secolo VII pone la sua morte al 1° giugno sotto Massimiano (240-310). Comunque sia, l’esistenza e il culto di questo martire Nicomede sono attestati da documenti degni di fede, mentre le notizie biografiche sono incerte; del resto egli è citato in almeno otto 'Martirologi' storici, in quello ‘Romano’ è rimasta la sua festa al 15 settembre. Già nel secolo VII, si sa che i pellegrini veneravano, sulla via Nomentana, il sepolcro del martire, sul quale il papa Bonifacio V (619-625) aveva fatta erigere una basilica, restaurata poi da Adriano I (†795).
Autore: Antonio Borrelli
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