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San Sereno (o Sireno o Sinero) di Sirmio Martire
Festa:
23 febbraio
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III sec.
Era un giardiniere cristiano che viveva a Sirmio, in Pannonia, oggi Serbia. Un giorno, rimproverò una donna che si comportava in modo lascivo, e fu denunciato alle autorità romane. Sereno fu arrestato e condotto davanti al giudice, che lo accusò di essere un cristiano e lo costrinse a sacrificare agli dei pagani. Sereno si rifiutò, e fu decapitato in un 23 febbraio del III secolo.
Martirologio Romano: A Sirmio in Pannonia, oggi in Serbia, san Siréno o Sinéro, martire, che, giardiniere, denunciato da una donna che egli aveva rimproverato per la sua lascivia e fatto prigioniero dal giudice, si professò cristiano e, rifiutatosi di sacrificare agli dei, morì decapitato.
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Il 23 febbraio la Chiesa celebra la memoria di San Sereno, , o Sireno o Sinero, martire, vissuto nel III secolo a Sirmio, in Pannonia, oggi Serbia.
Era un giardiniere che viveva una vita semplice e umile. Era un uomo buono e caritatevole, e spesso rimproverava i peccatori invitandoli a convertirsi al cristianesimo.
Un giorno, Sereno rimproverò una donna che si era comportata in modo lascivo. La donna, offesa, lo denunciò alle autorità romane. Fu arrestato e condotto davanti al giudice. Il giudice lo accusò di essere un cristiano e lo costrinse a sacrificare agli dei pagani.
Sereno si rifiutò di sacrificare agli dei, professando la sua fede in Cristo. Il giudice, allora, lo condannò a morte.
Fu decapitato il 23 febbraio di un anno imprecisato, nel III secolo.
Autore: Franco Dieghi
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