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San Temistocle di Licia Martire
Festa:
21 dicembre
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Patronato: Pastori
Etimologia: Temistocle = glorioso per la giustizia, dal greco
Emblema: Palma
Martirologio Romano: In Licia, nell’odierna Turchia, san Temistocle, martire, che si racconta si sia offerto, sotto l’imperatore Decio, al posto di san Dioscoro, ricercato per essere messo a morte, e, torturato sul cavalletto, trascinato per le vie e fustigato, abbia conseguito la corona del martirio.
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La passio cioè la vita del Santo è tuttora conservata in greco e fino ad oggi è inedita, il martirio ci è noto soltanto grazie alla notizia che gli dedicano i Sinassari bizantini al 21 dicembre. Temistocle era originario di Mira in Licia, al tempo dell’imperatore romano Decio (249-251), si era scatenata la persecuzione contro i cristiani e il Prefetto o Governatore della Provincia, eseguendo i decreti imperiali, fece ricercare il noto cristiano Dioscoride che si nascondeva su di un monte, precisamente nelle vicinanze del luogo ove Temistocle, che era pastore, pascolava le sue pecore. Gli inviati del Governatore, incontratolo, lo interrogarono a proposito del fuggiasco, ma Temistocle rifiutò di denunciarlo e inattesamente si dichiarò egli stesso cristiano. Subito arrestato fù portato alla presenza del governatore Asclepio, che lo interrogò e avuta la conferma della sua fede lo condannò a morte, che avvenne tra molti e successivi tormenti. Il culto di Temistocle sembra non abbia superato le frontiere della Chiesa bizantina, e quando fù riformato il Martirologio Romano da Cesare Baronio nel 1588-1607 non essendoci notizie in merito (come si è detto è tutto conservato in greco) non fù inserito nell’elenco dei martiri conosciuti.
Autore: Antonio Borrelli
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