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Santa Tomaide d'Alessandria Martire
Festa:
14 aprile
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† Alessandria d’Egitto, 476
Nata ad Alessandria e sposa di un pescatore, Tomaide si oppose con adamantina fermezza alle impure avances del suocero, il quale, accecato dalla passione, la uccise con un fendente di spada. Il suo martirio, avvenuto nel 476, la consacrò come esempio di eroica resistenza alla tentazione e di incondizionata dedizione a Dio. La confessione del colpevole, che divenne cieco e fu decapitato per il suo crimine, diffuse la fama della santa, il cui corpo venne venerato nel cimitero dei monaci e le cui reliquie furono poi trasferite a Costantinopoli. L'olio delle lampade che ardevano sulla sua tomba era considerato un rimedio contro le tentazioni carnali, a suggello della sua perenne intercessione per la salvezza delle anime.
Martirologio Romano: Ad Alessandria d’Egitto, santa Tomaide, martire.
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Santa Tomaide, martire presso Alessandria d’Egitto, è commemorata dai sinassari bizantini che ne riportano un lungo elogio ricco di particolari, tratteggiando il profilo di una “Maria Goretti” d’altri tempi, uno fra tanti esempi di ragazze cristiane che hanno preferito la morte all’integrità della loro verginità. Nativa di Alessandria, fu data in sposa ad un pescatore, ma il suocero rimase infatuato da un’impura passione e tentò di sedurla. La santa si oppose con fermezza d’animo e con ogni sua forza ed allora il corteggiatore la colpì con la spada tagliandola in due e provocandone così la morte. Era l’anno 476.
Il vecchio, divenuto cieco, confessò il delitto e venne decapitato. La notizia del glorioso martirio di Tomaide si diffuse subito nei dintorni di Alessandria e l’abate Daniele fece seppellire il corpo della santa nel cimitero dei monaci. In seguito le reliquie furono traslate a Costantinopoli. L’olio delle lampade ardenti sulla sua tomba fu utilizzato quale rimedio contro le tentazioni carnali. Assolutamente leggendari paiono essere gli Atti di Santa Febronia, attribuiti a Santa Tomaide.
Autore: Fabio Arduino
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