17 luglio 644 (?) – 18 aprile 713 (?)
Abate e vescovo di Lobbes, nacque a Fontanelle verso la metà del VII secolo. La sua fama di santo e missionario si diffuse rapidamente, grazie alla sua predicazione instancabile e ai miracoli a lui attribuiti. Ricevuta l'ordinazione sacerdotale da Sant'Amando, Ursmaro si dedicò alla conversione dei pagani nella Fagne e nella Thiérache. Su richiesta di Pipino di Herstal, si recò a Roma per ricevere la consacrazione episcopale da Papa Sergio I, ottenendo anche il dono di una reliquia di San Pietro. Nominato abate di Lobbes nel 680, Ursmaro consacrò la chiesa abbaziale e fondò monasteri in Hainaut e Fiandre. Designò il discepolo Erminio come suo successore nel 711 e morì a Lobbes il 18 aprile 713 (data incerta).
Martirologio Romano: Nel cenobio di Lobbes nell’Hainault, nell’odierno Belgio, sant’Ursmaro, vescovo e abate, che propagò la regola di san Benedetto e condusse il popolo alla fede cristiana.
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Sant’Ursmaro (o Ursmar o Ursmarus) di Lobbes è un vescovo-abate di Lobbes. Si presume sia nato, verso la metà del VII Secolo, forse il, 27 luglio 644 (?) a Fontanelle, comune dell' Aisne in Belgio.
La tradizione e l’agiografia popolare ci tramanda che prima della sua nascita alcuni prodigi avessero annunciato la sua venuta al mondo. Tra questi, sua madre ebbe la visione della grandezza futura del figlio.
Gilles Waulde, uno dei suoi biografi, nel suo volume “La vie et miracles de St. Ursmer et de sept autres Saints avec la cronique de Lobbes”, pubblicato nel 1628, lo descrive così: «[il giovane] era molto gradito a tutti per la semplicità del suo spirito e l'integrità della sua anima, in aggiunta alla forma perfetta del suo corpo, dotato di rara bellezza. Era inoltre pieno di vera carità, senza finzione, e risoluto nella speranza.»
E’ questo un racconto, scritto circa un millennio dopo la nascita di Ursmaro, per cui si ritiene abbia poca consistenza storica.
Ricevette una solida istruzione di base e fu iniziato alle scienze profane e alle Sacre scritture.
Sant’Ursmaro è stato ordinato prete da Sant’Amando, verso il 670.
Si ricorda che da sacerdote divenne un missionario instancabile, portando e diffondendo il messaggio evangelico tra i pagani nelle zone della Fagne e della Thiérache.
Pipino di Herstal, maestro di palazzo voleva che la conversione al cristianesimo dei popoli barbari pagani, per renderli fedeli sudditi dei re franchi, inviò Sant’Ursmaro in pellegrinaggio a Roma, munito di lettere e patenti indirizzate a Papa Sergio I per riceverne la dignità episcopale.
Il Pontefice vista l'opportunità di evangelizzare popoli pagani al nord della Gallia, gli conferì l'autorità apostolica di vescovo affinché potesse predicare, ordinare preti e diaconi, consacrare luoghi di culto e altari.
Inoltre il vescovo di Roma gli regalò una reliquia di San Pietro. Questa reliquia era conservata presso l’abbazia di Lobes fino al 1794; fu poi trasferita presso la collegiale di sant'Ursmaro a Binche dove è rimasta fino ad oggi.
Verso il 680, su istanza di Pipino di Herstal e con l'intermediazione di Idulfo, signore di Lobbes, sant’Ursmaro divenne anche il primo abate dell'abbazia di Lobbes.
Il 26 agosto 697 egli ne consacrò la chiesa abbaziale, eretta al posto dell’oratorio fondato nel 654, da San Landelino.
Sant’Ursmaro intraprese numerosi viaggi apostolici missionari. Si recò a predicare il Vangelo tra le popolazioni pagane della contea dell’Hainaut e di quella delle Fiandre.
In quei territori fondò alcuni monasteri.
Nel 711, Ursmaro designò come suo successore il discepolo Erminio e gli cedette, a tutti gli effetti, il suo titolo di abate di Lobbes.
La tradizione ci riporta che sant’Ursmaro, morì il 18 aprile del 713 nell’abbazia di Lobbes, ma anche su questa data non vi è alcuna certezza storica.
Dopo la sua morte, tra i fedeli del Belgio si sviluppo un grande culto popolare per Sant’Ursmano.
Negli anni tra il 829 e il 823 venne edificata una chiesa che doveva servire da sepolcro per custodire la sua salma.
Gli furono attribuiti molti miracoli.
Subito gli venne intitolata la chiesa, l'attuale Collegiale di Sant’Ursmaro a Lobbes, che è da considerarsi la più antica chiesa del Belgio. In essa, sono custoditi i sarcofaghi dei santi Ursmaro e Erminio.
Le reliquie di sant'Ursmaro, nel 1409, furono trasferite a Binche, al momento dello smantellamento del capitolo della Collegiale.
Ancor oggi si può ammirare il suo busto reliquiario della prima metà del XVIII Secolo.
In quella città, nell’anniversario della sua morte, il 18 aprile, si tiene una processione in onore sant'Ursmaro.
Ci sono dodici parrocchie, in diversi territori che hanno Sant’Ursmaro quale patrono. Precisamente: Binche, Lobbes, Vellereille-les-Brayeux (Estinnes), Athis (Honnelles), Ormeignies (Ath), Eppe-Sauvage nell'Hainaut belga e francese; Hatrival (Saint-Hubert), nel Lussemburgo belga; Oetingen (Gooik), nel Brabante fiammingo; e infine Baasrode (Dendermonde), Kokere (Kruishoutem), Deftinge (Lierde), Zegelsem (Brakel) nella Fiandra orientale.
La festa in onore di sant’Ursmaro si celebra il 18 aprile.
Autore: Mauro Bonato
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