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Santa Wivine (Vivina) Badessa benedettina
Festa:
17 dicembre
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Brabante, Belgio, 1103 – Grand-Bigard (Brabante), 17 dicembre 1170
È considerata come la fondatrice e la prima superiora dell'abbazia benedettina di Grand-Bigard, nella provincia del Brabante in Belgio, dove nel 1126, a 23 anni, fondò un eremo, adottando poi nel 1129, per lei e per le discepole che lì si erano radunate, la Regola di san Benedetto. Il suo nome compare solo in un documento di Goffredo I di Brabante, datato 1133, in cui però non le viene dato nessun titolo. Esiste poi un documento di donazione all'abbazia, da parte di Burcardo, vescovo di Cambrai, che lascia intendere la sua presenza in questo luogo tra il 1114 e il 1130, quindi prima del 1126 come riportato dalla tradizione. La data della sua morte è il 17 dicembre 1170. La sua «Vita beatae Wivinae», è una biografia risalente ai primi anni del XIII secolo e subì varie amplificazioni nei secoli XVI e XVII. L'abbazia benedettina di Grand-Bigard fu soppressa nel 1796 e le reliquie della fondatrice, furono traslate nella chiesa di Notre-Dame-des-Victories al Sablon a Bruxelles. Il 29 giugno del 1812, ci fu una solenne traslazione di una parte delle reliquie, che dal Sablon di Bruxelles, furono donate alla chiesa di Orbais, dove nel 1820 fu eretta una nuova Confraternita a lei intitolata. (Avvenire)
Martirologio Romano: Vicino a Bruxelles nel Brabante, nell’odierno Belgio, santa Vivinna, prima badessa del monastero della Beata Maria di Grand-Bigard.
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C’è più storia da raccontare dopo la sua morte, che notizie di quando era viva e di quel poco che si sa, vi sono molti dubbi storici. Santa Wivine (Vivina) da sempre, è stata considerata come la fondatrice e la prima superiora dell’abbazia benedettina di Grand-Bigard, nella provincia del Brabante in Belgio. Nel 1103 in detta provincia, fondò un eremo a Bigard nel 1126, adottando poi nel 1129, per lei e per le discepole che lì si erano radunate, la Regola di s. Benedetto. Ad ogni modo il suo nome compare solo in un documento di Goffredo I di Brabante, datato 1133, in cui però non le viene dato nessun titolo. Inoltre esiste un documento di donazione all’abbazia, da parte di Burcardo, vescovo di Cambrai, che lascia intendere la sua presenza in questo luogo tra il 1114 e il 1130, quindi prima del 1126 come riportato dalla tradizione. Infine non esiste documentazione che la qualifica come superiora o priora. La data della sua morte, riportata anche dal moderno “Martyrologium Romanum” è il 17 dicembre 1170. La sua “Vita beatae Wivinae”, è una biografia risalente ai primi anni del XIII secolo; scritta più che altro in modo edificante, non attenta a date storiche, anzi si sofferma più sui miracoli che si verificarono sulla sua tomba, che sulle circostanze della sua vita; questa biografia, subì varie amplificazioni nei secoli XVI e XVII. Il 25 settembre del 1177, fu effettuata una traslazione delle sue reliquie a cura del vescovo di Cambrai, Alardo. Nel 1625 papa Urbano VIII autorizzò una Confraternita intitolata a s. Wivine. Nel 1764 un’epidemia distruggeva il bestiame della regione e allora un fedele del luogo, reduce da un pellegrinaggio a Grand-Bigard, fece richiesta di far celebrare una Messa ad Orbais (Brabante), per intercedere l’intervento della santa; l’epidemia cessò e in ringraziamento fu scolpita una statua di s. Wivine, che nel 1766 fu posta nella chiesa di Orbais, dove si trova tuttora. L’abbazia benedettina di Grand-Bigard fu soppressa nel 1796 e le reliquie della fondatrice, furono traslate nella chiesa di Notre-Dame-des-Victories al Sablon a Bruxelles; nel contempo il culto della santa assai diffuso nella regione, diede luogo ad un periodico e famoso pellegrinaggio ad Orbais. Santa Wivine (Vivina) è invocata contro la peste, la pleurite, la febbre e il mal di gola, sia per gli uomini che per gli animali. Il 29 giugno del 1812, ci fu una solenne traslazione di una parte delle reliquie, che dal Sablon di Bruxelles, furono donate alla chiesa di Orbais, dove nel 1820 fu eretta una nuova Confraternita a lei intitolata. La santa è festeggiata nei vari centri del suo culto, in date diverse, 25 settembre, 19 dicembre e 17 dicembre, data come già detto, riportata nel testo ufficiale della Chiesa.
Autore: Antonio Borrelli
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