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Beato Ferdinando de Pablos Fernández Religioso domenicano, martire

Festa: 11 settembre

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Valcuende, Spagna, 6 aprile 1876 – Almería, Spagna, 10/11 settembre 1936

Fernando de Pablos Fernández nacque a Valcuende, in provincia e diocesi di León, il 6 aprile 1876. Dopo essere rimasto orfano di entrambi i genitori, divenne insegnante nella scuola primaria. Nel 1893 si trovava a Cuevas de Vera, come insegnante nella scuola aperta dai frati Domenicani, ai quali si unì come “donato”, o terziario familiare, e continuò a insegnare. Il 4 agosto 1901, nel convento della Madonna del Carmine, nella già citata città di Cuevas, fu ammesso a prendere l’abito domenicano come terziario cooperatore. Incoraggiato dagli altri frati a richiedere una maggiore appartenenza all’Ordine, fu ammesso tra i fratelli cooperatori, ossia i religiosi non sacerdoti; professò i voti il 20 novembre 1904. Assegnato al convento di Almagro, dopo un anno trascorso a Cadice, insegnò nella scuola apostolica, ossia la struttura per i ragazzi che sembravano dare segni di vocazione religiosa. Per umiltà, nonostante fosse portato per gli studi, preferì restare fratello cooperatore. Nel 1923 fu assegnato al convento di Almería, che dovette lasciare con tutta la comunità il 21 luglio 1936, dopo lo scoppio della guerra civile spagnola. Fra Fernando trovò ospitalità all’ “Hotel Central”, ma fu arrestato sei giorni dopo, il 27 luglio 1936. Venne incarcerato nella stazione di polizia di Almería, quindi nel carcere istituito nel convento delle Ancelle del Santissimo Sacramento e della Carità, e poi nell’imbarcazione-prigione «Astoy-Mendi». Venne infine fucilato, a sessant’anni, nella notte tra il 10 e l’11 settembre, alle porte del cimitero di Almería, quindi sepolto in una fossa comune; non è stato pertanto possibile identificare i suoi resti mortali.



I primi anni
Fernando de Pablos Fernández nacque a Valcuende, in provincia e diocesi di León, il 6 aprile 1876. Era figlio di Nicolás e Ángela. Fu battezzato l’8 aprile 1876. Ricevette il Sacramento della Cresima a Guardo presso Palencia, da monsignor Juan Lozano Torreira, vescovo di Palencia, il 21 settembre 1879. Tra i suoi è rimasta la notizia che, da bambino, aveva studiato presso la precettoria e scuola di latino di Morgovejo.
Sua madre morì quando aveva dodici anni e suo padre quando ne aveva ventuno. Prese quindi la via dell’insegnamento nella scuola primaria. Lavorò per un certo periodo come insegnante nella città di Calaveras de Arriba, molto vicino a Valcuende.

L’incontro con i Domenicani
Frequentò, sempre come insegnante, la scuola domenicana di Cuevas de Vera, nella provincia di Almería dove, dal 1893, aprì le porte un prestigioso centro educativo, situato all’interno di un antico convento francescano. Quarantasei tra gli studenti beneficiavano dell’istruzione gratuita, benché non avessero un sussidio di alcun tipo, in quanto il centro venne mantenuto grazie al lavoro dei religiosi.
Fernando si unì alla comunità come “donato”, o terziario familiare, e continuò a insegnare. Il 4 agosto 1901, nel convento della Madonna del Carmine, nella già citata città di Cuevas, fu ammesso a prendere l’abito domenicano come terziario cooperatore.
Gli altri frati lo incoraggiarono ad una maggiore appartenenza all’Ordine e così, il 2 novembre 1903, il consiglio conventuale di Zafra presso Badajoz approvò all’unanimità il suo ingresso in noviziato come fratello cooperatore, ossia religioso non sacerdote.

Umile e dedito ai compiti a lui affidati
Dopo un anno di noviziato trascorso ad Almagro, professò il 20 novembre 1904. Destinato al convento di Cadice, gli fu affidata la cura della chiesa. Dalla Relazione del Priore Provinciale fra Jacinto Figueira, del 21 marzo 1905, risulta che quell’anno si trovava ad Almagro.
Lì esercitò l’insegnamento e l’accompagnamento agli studenti della scuola apostolica, ossia i ragazzi che sembravano orientati alla vita religiosa. Diresse anche la “Tipografia del Rosario”, istituita nel convento. Negli Atti del Capitolo Provinciale del 1940 è scritto che, pur avendo una formazione sufficiente ed essendo adatto all’istruzione superiore, preferiva unirsi al gruppo dei fratelli cooperatori.
In lui risplendeva una vita umile, mite e obbediente. Compì fedelmente gli uffici che gli erano stati affidati. Nel 1946 Fra Virginio Villar lo presentò come modello di fratello cooperatore e catechista. Nel 1923 fu assegnato al convento di Almería.

Il martirio

Il 21 luglio 1936, la comunità di Almería si vide costretta ad abbandonare il convento. Fra Fernando trovò ospitalità all’ “Hotel Central”, ma fu arrestato sei giorni dopo, il 27 luglio 1936. Venne incarcerato nella stazione di polizia di Almería, quindi nel carcere istituito nel convento delle Ancelle del Santissimo Sacramento e della Carità, e poi nell’imbarcazione-prigione «Astoy-Mendi».
Venne infine fucilato, a sessant’anni, nella notte tra il 10 e l’11 settembre, alle porte del cimitero di Almería, quindi sepolto in una fossa comune. Le sue reliquie non sono state identificate.

La prima fase della causa di beatificazione e canonizzazione

Fra Fernando venne incluso nella causa di beatificazione e canonizzazione intestata a Juan Aguilar Donis e cinque compagni, a cui fu aggiunto Fructuoso Pérez Márquez, Terziario domenicano e padre di famiglia.
Il processo informativo fu quindi celebrato dal 1962 al 1971 nella diocesi di Almería; nella medesima sede si svolse, nel 1995, l’inchiesta diocesana. La validità giuridica di entrambi venne riconosciuta dalla Congregazione delle Cause dei Santi il 3 dicembre 1999.
La “Positio super martyrio”, consegnata nel 2013, venne esaminata anzitutto dai Consultori Storici, il 10 giugno 2014. La discussione sull’effettivo martirio invece iniziò con il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi, i quali, il 23 ottobre 2018, si pronunciarono a favore. Anche i cardinali e i vescovi membri della Congregazione delle Cause dei Santi, il 10 dicembre 2019, confermarono che l’uccisione dei frati era avvenuta a causa della loro fedeltà alla Chiesa.

Il decreto sul martirio e la beatificazione
L’11 dicembre 2019, ricevendo in udienza il cardinal Giovanni Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, papa Francesco autorizzò il decreto sul martirio.
La beatificazione di padre Juan Aguilar Donis e compagni si svolse il 18 giugno 2022, nella cattedrale di Siviglia, nella Messa presieduta dal cardinal Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, come inviato del Santo Padre.
Nella stessa celebrazione furono elevati agli onori degli altari anche venti Domenicani del convento di Almagro (uno di essi, padre Pedro López Delgado, era stato compagno di formazione di padre Fernando) e suor Ascensione di San Giuseppe, Domenicana contemplativa. La memoria liturgica dei ventisette Domenicani fu fissata al 6 novembre, giorno in cui le diocesi spagnole ricordano i loro Martiri del XX secolo.


Autore:
Emilia Flocchini

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Aggiunto/modificato il 2022-08-09

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